Un obbligo che deve diventare un’opportunità

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Dal 12 agosto e’ scattato l’obbligo. Nei CdA delle società pubbliche e di quelle quotate in borsa la componente femminile deve salire al 33%. Un lavoro impegnativo, le aziende in regola sono poche ma l’adeguamento e’ d’obbligo, pena lo scioglimento del consiglio d’amministrazione. Cosa succede per chi non si adegua? Per le aziende private, in seguito a un primo richiamo a distanza di tre mesi scatta la sanzione economica, da 100 mila a un milione di euro, dopo 4 mesi e’ previsto lo scioglimento del CdA. Per le società pubbliche non e’ prevista una sanzione economica, ma dopo un primo richiamo verra’ sciolto il consiglio. Alla Consob il compito di controllare le società quotate mentre quelle pubbliche verranno vigilate dal Ministero delle Pari Opportunità.  Una legge che incide sulla cultura perché prevede l’effettiva partecipazione delle donne. Vedremo.

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