Intervista a Mariacristina Galgano

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Liberarsi dagli schemi mentali del passato

Perché in Italia le donne non siedono al posto di comando?
Ci sono due motivi principali per cui oggi non si trovano molte donne al comando in campo aziendale o nella Pubblica Amministrazione. La carenza di tempo e la scarsissima qualità dei servizi pubblici e privati. Questi due elementi sono tra di loro collegati. Infatti, oggi la cattiva qualità dei servizi determina il fatto che essi siano estremamente time consuming. Andare all’ufficio postale, richiedere una ricetta medica, prenotare una visita sono attività indispensabili per chi ha una famiglia da curare. Il tempo che questi e altri impegni assorbono è talmente elevato da costringere le donne a cercare attività non eccessivamente impegnative. Inoltre, ad esempio nel mondo politico, chi vuole emergere ha bisogno di impegnare moltissimo tempo, in orari spesso impossibili per chi ha bambini da curare. Questo fa sì che le donne alla fine decidano di rinunciare alla possibilità di ambire a posizioni di rilievo.

Servizi poco efficienti, poco tempo. Ma, allora, come si fa?
Il mio consiglio è di provare ad alleggerirsi di tutto ciò che non si ritiene essenziale. Non lasciare decidere ad altri ciò che è importante. E liberarsi di schemi mentali assorbiti nel corso dell’educazione, che appartengono al passato. Preservare e difendere le cose alle quali si tiene veramente. Imparare a fare di meno, coltivare un po’ di sana pigrizia per preservare energia e per non compromettere la freschezza mentale e fisica da dedicare a cose importanti, che ricarichino di nuove energie positive.

E la tecnologia, che ruolo può giocare?
Può giocare un ruolo molto positivo per semplificare la propria vita. Tuttavia, da sola non è sufficiente se non cambia la mentalità delle donne stesse. Soprattutto se le donne non si impegnano tutte insieme a cambiare la mentalità di chi sta intorno a loro.

Cambiare mentalità, la cosa forse più difficile. Ma lei, alla guida di un gruppo di consulenza, cosa ne pensa di un modello di azienda ‘al femminile’?
Non parlerei di aziende ‘al femminile’. Piuttosto credo che oggi i fatti abbiano dimostrato che aziende in cui si fanno orari impossibili, in cui le persone si trovano in costante pressione, in cui non si rispettano i normali equilibri fisici e mentali di un qualsiasi essere umano, non possono durare a lungo. Le persone perdono serenità, lucidità e la qualità del loro lavoro alla fine ne risente. Non si tratta di doti femminili, ma di semplice buonsenso. Quanto alla diversità, è un tema che riveste un ruolo centrale in una realtà di consulenza in cui è fondamentale la produzione di nuove idee e di nuove soluzioni creative. Saper vedere i problemi da tanti punti di vista, integrare diversi schemi mentali può rappresentare, se utilizzato bene, un vero fattore di successo.


 

Mariacristina Galgano è Amministratore Delegato del Gruppo Galgano. È ideatrice e curatrice del progetto “Sviluppo manageriale al femm inile”, attuato attraverso l’intervento presso aziende e la messa a punto di uno specifico percorso formativo. Giornalista e autrice di numerosi articoli e pubblicazioni, ha curato la traduzione dei libri “Il risveglio del cuore in azienda” di David Whyte e “Techno- Ready Marketing” di A. Parasuraman e Charles L. Colby; coautrice con il padre Alberto del libro “Il Sistema Toyota perla Sanità– più qualità meno sprechi”. Si laurea con lode all’Università Bocconi. Tra i suoi hobby l’amore per il violino, che condivide con le sue tre figlie applicandosi nel metodo Suzuki.

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