L’arte di scrivere

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Per chi stiamo scrivendo? Mettersi nei panni del lettore, mettersi nei panni dell’altro. Questo dovrebbe fare chi scrive. Così inizia il suo seminario sul Business writing che si tiene oggi a Milano Francesco Varanini.

Direi che mettersi nei panni dell’altro e’ un esercizio che dovremmo fare più. Se tutti lo facessimo, nelle nostre organizzazioni staremmo meglio. O no?

Commento

  • Condivido. Saper guardare ciò che accade dai diversi punti di vista ci aiuta a dare una lettura più comprensibile degli eventi e delle reazioni altrui. Ognuno possiede filtri percettivi diversi, creati empiricamente nel tempo, plasmati dai nostri valori, credo, esperienze, etc. Ognuno per questo vede e dà significati diversi agli accadimenti. In azienda, nel ruolo di Direttore del Personale, spesso si è chiamati a gestire situazioni di conflitto, al 90% nate da ripicche e sgambetti originati da incomprensioni. Spesso le persone non fanno quel sano tentativo di resistere alla tentazione di aver capito con “certezza” una situazione (spesso la scorrettezza di un collega). Si tende ad re-agire di pancia e subito, creando disastri sociali. Rimettere in discussione la propria velocità e invincibilità nel comprendere le situazioni è il primo passo verso la creazione di un ambiente relazionale più sano.

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