La fiducia e il sogno

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“Tutte le famiglie felici si somigliano; ogni famiglia infelice è invece disgraziata a modo suo, così diceva Anna Karenina nel romanzo di Lev Tolstoy. Allo stesso modo tutte le aziende felici si somigliano mentre quelle infelici hanno cause differenti di malcontento”.
Con queste parole Stefano Zara, imprenditore e membro del consiglio direttivo di Confindustria Genova ci ha parlato ieri, nella nostra tappa ligure di Risorse Umane e non Umane, della difficoltà di fare impresa in un momento storico nel quale sta entrando in crisi il concetto stesso di democrazia. La crisi che stiamo vivendo non è paragonabile ad altri momenti del passato. Come nel dopoguerra è arrivato il momento di ricostruire, ma allora tutta la popolazione era animata da un analogo desiderio di ricostruzione. Mentre ora le speculazioni finanziarie che sembrano aver distrutto la nostra economia hanno fatto sì che una fetta di popolazione sia rimasta immune da questa crisi. E questo ha provocato la rottura di un patto sociale. Come si fa a parlare di etica, responsabilità, condivisione di valori quando i modelli sono così lontani? Il messaggio è si può, partendo dalla fiducia. Ognuno, e il primo luogo il direttore del personale, ha la responsabilità di costruire un patto di fiducia con le proprie persone, un patto che porti con sé la condivisione di un obiettivo da cui tutti possono trarre ricchezza. Come ha saputo fare l’azienda di lavorazione del pesce As do Mar. Simona Mesciulam ci ha raccontato della volontà dell’azienda di investire laddove ci sono le competenze necessarie per lavorare il pesce come nessun altro riesce a fare, nella zona di Olbia. E nello stabilimento ci sono donne che trattano la materia prima come fosse la loro. Una di loro ha detto di essersi sposata lì, di aver fatto un figlio lì, identificando la sua esistenza con quella del luogo dove passa quasi la metà della sua vita. Quando Stefano Zara ci ha parlato di un patto da ricostruire si riferiva a questo. Alla capacità e volontà di tornare a pensare al contesto produttivo come luogo nel quale si concretizzano gli obiettivi di tutti. Quelli dell’imprenditore e quelli di tutti coloro che rendono possibile il suo sogno.


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