Chiudiamo? Anzi no…

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Un fondo americano decreta la chiusura di un’azienda del nord est. Quando nel 2013 esplode la vertenza si avvia un lungo braccio di ferro con l’azienda e tutti scendono in campo: Ministero del Lavoro, Ministero dello Sviluppo Economico, Regione, Associazioni di cooperative. Il Sindaco di Orcenigo di Zoppola, dove ha sede lo stabilimento, Francesca Papais, fa sentire la propria voce. Contrastare la chiusura della Ideal Standard con ogni mezzo, questo l’obiettivo. Queste le politiche attive del lavoro. E il mezzo è saltato fuori: si chiama workers buyout: i lavoratori investono nel sito produttivo mantenendolo in vita. Da lavoratori a imprenditori, questo il salto che ha permesso il salvataggio. Un’esperienza che ha un profondo carattere simbolico, a dimostrazione che la strada che si può percorrere non deve essere necessariamente quella che altri hanno tracciato. Il sogno è diventato realtà grazie a uno straordinario lavoro di squadra, e non senza difficoltà, come ha sottolineato Papais: “Le trattative con l’azienda sono state estenuanti, alcuni momenti molto difficili: proteste in piazza, tensioni sociali. Ma i lavoratori hanno reagito con dignità e rispettando le regole. Nel nostro territorio ci sono grandi aziende che quando chiudono mettono in ginocchio un territorio, se consideriamo anche l’indotto. Come amministratori dobbiamo portare avanti e raccogliere proposte per rilanciare il territorio, anche per pensare ai lavoratori che non hanno trovato una collocazione e per i quali è necessario creare percorsi per il rilancio. È stata fondamentale la rete che abbiamo costruito, il gioco di squadra, la collaborazione con la Regione”. Da queste parole emerge un grande insegnamento: un altro modello di azienda è possibile, esiste un modo diverso e nuovo per fare le cose, tutto sta nella volontà di portarle a termine. Soprattutto, esiste un modo alternativo di fare impresa. Oggi la nuova realtà, la Ideal Scala, che ha già riassorbito 50 lavoratori, si ripropone di triplicare le assunzioni. Un successo da imputare alla determinazione di lavoratori, parti sociali e istituzioni. Chi ci governa deve stare dalla parte del territorio, scendere in prima linea e contribuire per trovare soluzioni. Ci deve mettere forza, coraggio e determinazione. “Se stai chiusa dentro il palazzo, i risultati non arrivano”, dice Francesca. Brava. È di persone così che abbiamo bisogno.

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