
Mi presento
“Si laurea in lingue, perché avendo passato l’infanzia e l’adolescenza viaggiando pensava di mettere a frutto tutto questo sapere con un lavoro che l’avrebbe portata in giro per il mondo per sempre. E invece ora gira pochissimo e, invece di parlare – conosce inglese, francese, tedesco e spagnolo – scrive. Sembra uno scherzo ma è la vita che è così. Non bisogna prenderla troppo sul serio.
ie di comunicazione ma sceglie molto presto la strada del lavoro autonomo. Gestisce per molti anni uno studio di servizi editoriali finché approda in Este.
Curiosa – altrimenti come farebbe a fare questo mestiere? – ha iniziato a riflettere sul lavoro femminile. Non da esperta, da mamma. Una mamma con un lavoro senza orari che l’ha portata a superare il concetto della conciliazione, che adesso tutti chiamano work-life-balance. Ma è proprio il termine inglese a portarci fuori strada. Perché il tentativo disperato di bilanciare la vita con il lavoro costringe, soprattutto le donne, a ragionare in termini di separazione e a ricercare affannosamente un equilibrio che non c’è. Allora Chiara pensa alla sua vita, al suo tempo, all’interno del quale cerca di far stare il suo ‘tutto’: il lavoro, due figli adolescenti – l’ipercomunicatore Andrea e il filosofo Giovanni (la felicità è di chi la sa aspettare, sentenzia) –, un gatto, una mamma ex-supermanager che meno male che c’è, gli amici e una casetta al mare dove corre appena può. (Inseguita nell’ordine da tutti i componenti appena citati).
In questa riflessione sul lavoro femminile, coinvolge donne e anche uomini perché è convinta che solo da una riflessione comune sarà possibile impostare un modo di lavorare modellato sulle esigenze di tutti. Donne e uomini.”
Ecco, questo è quanto… e se volete saperne di più… queste alcune interviste rilasciate!
Chiara Lupi si è costruita una solida esperienza di giornalismo business-oriented collaborando per un decennio con quotidiani e testate focalizzati sull’innovazione tecnologica e il governo digitale. Dal 2006 è Direttore Editoriale della casa editrice ESTE, fondata nel 1955 e specializzata in edizioni dedicate all’organizzazione aziendale. È Direttore di Sistemi&Impresa, rivista che analizza tematiche legate all’innovazione d’impresa dal punto di vista tecnologico e organizzativo. Si occupa anche del coordinamento editoriale di Sviluppo&Organizzazione e Persone&Conoscenze, riviste rivolte a chi gestisce professionalmente le risorse umane. Su Persone&Conoscenze pubblica dal 2008 una rubrica dedicata al management femminile che ha ispirato il suo libro Dirigenti disperate.