I figli? I migliori alleati

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Di Margherita Bocconi

Una moglie sarebbe fondamentale, ho letto il titolo del libro e mi sono rispecchiata, avrò detto questa frase centinaia di volte negli uimi decenni, ma anche i figli (passata l’età delle tate, pappe pediatri, etc) possono essere un supporto che fa la differenza e non solo dal punto di vista psicologico.Lavoro come una dissennata in quello che mi sembra un circo a più piste e non so mai se imboccherò quella che mi porta tra le tigri o sulla corda senza rete o magari tra i clown e se non avessi il supporto di mio figlio (20 anni e mamma femminista) e mia figlia di 11 (un mix tra mafalda e Audrey, convinta di poter fare tutto e di più ma con charme) avrei dovuto dare forfait. Possiamo fare molto per avere degli alleati e dei supporter in loro.

Comments (8)

  • Bisogna però anche dare loro il giusto spazio e comprenderli a fondo. Troppe mamme non si soffermano abbastanza sul comportamento dei propri figli, pretendendo ciò che non possono dare (per inclinazione o perché ancora troppo giovani) e trascurando, se non reprimendo, quelle capacità che invece potrebbero aiutarle molto.

    • Fare il genitore significa far crescere, responsabilizzare, saper indirizzare il talento che c’è. Come il buon leader. Il dramma e’ che non tutti i leader sono positivi. Esattamente come i genitori, non tutti sanno indirizzare, nel rispetto dei desideri dei propri figli. Avete letto l’articolo dei genitori scandalizzati dalle aspirazioni del figlio che sogna per se’ un futuro da professore di ginnastica?

  • Siamo tutti consapevoli che fare il genitore è la professione più difficile che c’è. Quando prendiamo una decisione nei confronti dei propri figli, non abbiamo mai la certezza di aver fatto la scelta giusta, a volte rimane il dubbio che forse si è sbagliato.

    Per una donna, far carriera è un percorso pieno di ostacoli, se poi è anche mamma le difficoltà aumentano. Quotidianamente, dividersi tra il mondo del lavoro e la famiglia, è come aprire una scatola cinese, superato il primo ostacolo, eccone subito un altro da affrontare.

    Dirigenti o mamme disperate?

  • Affrontare ostacoli e cercare di superarli, anche quotidianamente, e’ faticoso, spesso si ha la sensazione di non farcela. Ma e’ un po’ la sfida della vita. Ci si può mettere a sedere e guardare gli altri giocare, oppure si può decidere di giocare la propria di partita. L’aggettivo ‘disperate’ lo uso sempre in senso ironico. Perché, almeno per me, si tratta di una ‘disperazione’ che riempie la vita.

  • Sono d’accordo sul concetto che la vita è una sfida da affrontare senza
    arrendersi anche se l’educazione dei propri figli non è spesso frutto di un piano razionale, ma spesso subentrano gli aspetti emotivi.

  • Il sentimento difficilmente si coniuga con la razionalità. Sono d’accordo. L’educazione dei nostri figli non può prescindere dai sentimenti che proviamo. Diciamo che questa è l’attenuante che giustifica il nostro essere genitori ‘imperfetti’.

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