Comportamenti, archetipi e modelli

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Scrive Paolo: “Concordo pienamente sul fatto che vi sia nel management un asse bipolare che vede, da una parte, un modello di comportamenti manageriali fondato su archetipi paterno/maschili e, dall’altra, un  modello di comportamenti manageriali fondato su archetipi materno/femminili, riconducibili, come ho scritto in altra sezione di questo blog alle competenze dell’intelligenza emotiva mappata da Daniel Goleman. Non sono, però, sicuro che il modello materno/femminile sia necessariamente proprio del manager donna e che, simmetricamente, il modello paterno/maschile sia necessariamente proprio del manager uomo. La psiche, osserva Jung, è sempre duale”. Voi cosa dite?

Comments (3)

  • In realtà non credo si debba parlare di modelli manageriali ma piuttosto di incubi antichi che ricordano tanto il rapporto ‘mitico’ che abbiamo avuto da bambini con i nostri genitori.
    De-strutturare il modello materno o paterno è un lavoro lungo che richiede costanza e sacrificio. Una volta che riusciremo a sentirci ‘orfani’ quel modello manageriale fondato sulla ricorrenza dell’incubo antico crollerà come un gigante dai piedi d’argilla.

  • Perché “destrutturare…..incubi”? Io propongo “elaborare le radici”, per quello che di positivo e di negativo possono avere. Un lavoro di autoanalisi, faticoso ma anche entusiasmante: un viaggio al centro di noi stessi! Personalmente ho imparato molto leggendo, tra l’altro, La montagna incantata, di Thomas Mann e, dal punto di vista psicologico, La teoria dei costrutti personali, di George Kelly. Buon viaggio a tutti!

  • Buongiorno, io dico che è proprio così! Al maschietto è tendenzialemnte consentita, se non addirittura incoraggiata e consigliata un pò (a volte troppa) e comunque tollerata l’aggressività sul lavoro, specialmente nei ruoli manageriali. Se è invece la donna a mostrare decisione e a non fare la balia alle persone, allora iniziano le crisi di panico! Generalmente si viene tacciate per poco empatiche, rigide, poco inclini all’ascolto e competitive… è veramente dura per una donna andare avanti nel mondo del lavoro con tutti gli ostacoli (stereotipi e retaggi culturali maschili) che si presentano ogni giorni, ma non per questo dobbiamo demordere: anzi. Deve essere una sfida ad andare avanti e a fare sempre meglio.
    Valentina

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